La cornice metodologica di riferimento è quella dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plans), modello proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che si basa su una valutazione e gestione dei rischi integrata, estesa dalla captazione al rubinetto, per la protezione delle risorse idriche di origine e il controllo del sistema e dei processi, al fine di garantire nel tempo l’assenza di potenziali pericoli di ordine fisico, biologico e chimico nell’acqua disponibile per il consumo.
L’approccio basato sul rischio consente anche una flessibilità del sistema di gestione rispetto a contaminanti emergenti, attualmente non oggetto di monitoraggio sistematico, e/o delle vulnerabilità dei sistemi idropotabili agli impatti diretti e indiretti indotti dai cambiamenti climatici, come le emergenze di natura idrica.
A livello nazionale, da diversi anni è in corso un lavoro per adeguare la normativa e le prassi operative al nuovo approccio metodologico. Nel 2014 l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato le “Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans” (Rapporti ISTISAN 14/21), indirizzate ai responsabili e operatori dei sistemi di gestione idrica, alle autorità sanitarie e a tutti i soggetti interessati ai diversi livelli alla qualità delle acque potabili, con l’obiettivo di fornire criteri, metodi e procedure necessari all’implementazione dei PSA nei sistemi di gestione idropotabili in Italia.
Il Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017, recependo la Direttiva (UE) 2015/1787, ha modificato gli allegati II e III del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, introducendo la possibilità di modulare il programma dei controlli sulla qualità delle acque destinate al consumo umano sulla base di una valutazione del rischio secondo la metodologia dei PSA. Attualmente è in itinere il percorso di recepimento nell’ordinamento nazionale della Direttiva (UE) 2020/2184.
Il cambio di paradigma nell’approccio alla sicurezza idro-potabile rappresenta una sfida sia per gli Enti Gestori dei sistemi di fornitura sia per le autorità di controllo, che rende necessaria un’adeguata formazione e aggiornamento professionale di tutti gli operatori coinvolti.
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Obiettivi
- Acquisire conoscenze sull’evoluzione normativa nell’ambito delle acque destinate al consumo umano
- Acquisire conoscenze sulla metodologia per l’analisi di rischio applicata alle acque destinate al consumo umano
- Acquisire conoscenze sui criteri per l’analisi di rischio di specifiche tipologie di agenti pericolosi
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Destinatari
Personale dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS e di Azienda Zero che si occupa di attività di vigilanza e di valutazione di impatto sulla salute relativamente alle acque destinate al consumo umano.
Personale di ARPAV che si occupa di valutazioni ambientali e attività analitiche sulla matrice acqua, con particolare riguardo alle ripercussioni sulla sicurezza e salubrità delle acque destinate al consumo umano.
Personale degli Enti Gestori dei Servizi Idrici Integrati.
Personale delle Direzioni regionali competenti in materia di acque destinate al consumo umano e di Servizi Idrici Integrati.
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Iscrizioni
La partecipazione al corso è gratuita ed è consentita solo a coloro che avranno effettuato l’iscrizione on line entro il 25 settembre compilando il modulo sottostante.
Le iscrizioni saranno accolte in ordine cronologico di arrivo.
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Responsabili scientifici
Francesca Russo
Direttore Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria, Regione del Veneto
Gisella Pitter
Dirigente medico UOC Screening e Valutazione di Impatto Sanitario, Azienda Zero
Vanessa Groppi
Funzionario Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria, Regione del Veneto
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Accreditamento ECM
L'evento sarà accreditato per le seguenti professioni:
- Medico Chirurgo (Medicina termale; Biochimica clinica; Farmacologia e Tossicologia clinica; Medicina legale; Microbiologia e virologia; Patologia clinica; Igiene, epidemiologia e sanità pubblica; Igiene degli alimenti e della nutrizione; Medicina del lavoro e sicurezza negli ambienti di lavoro; Scienza dell’alimentazione e dietetica; Direzione medica di presidio ospedaliero; Organizzazione dei servizi sanitari di base; Epidemiologia; Medicina di comunità)
- Farmacista (Farmacia ospedaliera; Farmacia territoriale)
- Veterinario (Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche; Igiene prod., trasf., commercial., conserv. e tras. Alimenti di origine animale e derivati; Sanità animale)
- Biologo
- Chimico
- Fisico
- Assistente sanitario
- Dietista
- Infermiere
- Infermiere pediatrico
- Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
- Tecnico sanitario laboratorio biomedico
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Segreteria organizzativa
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